Il senso obliquo dell’immagine
di Giovanni Curtis

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Sunto: Il saggio analizza un mito, specifi camente il tema dell’ombra coniugato nelle diverse forme testuali. Ritroviamo infatti l’ombra fi n dalla mitologia antica, ma sono molte le opere che hanno adottato tale espediente fi gurativo e narrativo. Si tratta di testi letterari, lirici, pittorici, fotografi ci e cinematografi ci in grado di assumere, tramite l’ombra, una notevole forza simbolica. Citati taluni esempi, il caso che si è scelto di prendere a riferimento è un fi lm noir del 1941, Il bacio della pantera, da cui si evince, con il supporto teorico della semiotica, della fi losofi a e della psicoanalisi (citata diffusamente nel fi lm), come l’incontro tra cinema, mito e ombra sia portatore di potenti impulsi creativi e di senso. Ad esempio, nella scelta luministica del fi lm, che rafforza l’opposizione luce/oscurità, l’ombra accentua l’obliquità di molti elementi, non solo quelli legati alla psiche dei personaggi. Il tutto in linea con le teorie junghiane nei termini di Ombra e di archetip..

Abstract: The essay analyzes a myth, specifi cally the myth of the shadow in all its textual facets. In fact, since the ancient mythology, the shadow as a fi gurative and narrative expedient has been adopted in many works. These literary, lyrical, pictorial, photographic and cinematographic pieces are coloured, through the shadow, by a remarkable symbolic strength. Among few examples, the choosen one refers to a 1941 fi lm noir, “The kiss of the panther”, which suggests, with the theoretical support of semiotics, philosophy and psychoanalysis (cited widely in the fi lm), how strongly the encounter of cinema, myth and shadow generates powerful creative impulses. For example, though the savy choice of the luministic effects in the movie, which reinforce the opposition light / darkness, the shadow accentuates the obliquity of many elements, not only of those related to the psyche of the characters. All in line with the Jungian theories in terms of Shadow and archetype.

Giovanni Curtis.Studi presso l’Università “Sapienza” di Roma, dottore di ricerca in Cinema e le sue interrelazioni con le altre arti presso l'Università di Roma Tre. Ha insegnato in istituti universitari pubblici e privati. È docente MIUR-AFAM presso ISIA Design di Roma e Pescara, dove insegna “Semiotica” e “Storia e cultura della comunicazione”. Scrive per riviste e quotidiani, oltre che saggi dedicati all'immagine e ai mass media. È componente dei comitati scientifici universitari come il CIIRMEC, centro di ricerca per la Metodologia Ermeneutica della Complessità. Insegna “Filosofia della comunicazione” presso SSML «Armando Curcio» di Roma nel corso triennale di Mediazione linguistica in editoria e marketing. Nel 2018 fonda la Nathan Editore di cui assume la direzione.

ArteScienza Anno V, N.9 giugno 2018